L'associazione Aspromontebike ha reso noto, mediante il proprio portale, il programma della settima edizione della Gran Fondo dell'Aspromonte - Prova Campionato Italiano Maratona Off Road Udace CSAIn e del campionato interregionale calabro-siculo Granfondo in Mountain bike - Circuito Tour dei Ciclopi.
La pratica delle specialità della mountain bike a Scilla è molto poco diffusa, eppure, la nostra zona offre enormi potenzialità di sviluppo sia di attività come il tranquillo ciclotrekking, sia di attività atleticamente più impegnative come l'Allmountain ed il Freeride. Io ho avuto la fortuna di insediarmi (per lavoro) in un luogo dell'Italia che, per queste specialità, è praticamente il meglio che si possa trovare attualmente al centro-sud, e che mi sta offrendo interessanti opportunità di crescita tecnica, sia per il continuo contatto con istruttori "SIMB" (Scuola Italiana Mountain Bike) dai quali si imparano soprattutto le migliori tecniche di discesa, sia per la grande varietà di ambientazioni e tipologie di sentieri.
Sarei felicissimo se a Scilla qualche giovane scoprisse che sport non significa solo ed esclusivamenre calcio ma ci sono varie alternative e quella della MTB è una di queste.
Riporto l'indirizzo al programma della Granfondo dell'Aspromonte, http://www.aspromontebike.it/pagineweb/gara_080629_udace.htm sperando, quel giorno, di trovare ai bordi del tracciato, almeno qualche spettatore scillese incuriosito.
Rieccomi al computer dopo la trasferta calabrese per partecipare alla Granfondo Aspromontana! Si trattava della mia prima gara in assoluto ed il risultato è stato il 73° posto della classifica assoluta, sul percorso lungo. La mia disinvoltura nelle escursioni in salita mi aveva fatto credere che anche in gara avrei potuto competere degnamente. Purtroppo, la seconda e durissima salita di questa gara mi ha fatto riprendere il contatto con la realtà e fattomi capire che mi ero un po' sopravvalutato e che devo ancora lavorare sulla resistenza ed il giusto dosaggio delle energie, che, al 30° Km circa, erano quasi completamente esaurite. Ho spinto troppo già dalla prima salita perchè vedevo intorno a me soltanto gente che spingeva di più, il che non fa bene al morale. Per cui ho spinto al limite delle mie possibilità nell'attesa di arrivare alla prima discesa, dove credevo di avere il tempo di riposare un po'. Invece anche in discesa occorreva "buttare sangue" e spingere ancora perchè anche qui mi sorpassavano da tutte le parti. In fondo a questa discesa, un mal calcolato contatto con l'addetto al ristoro che mi porgeva una bottiglia d'acqua mi ha costretto a fermarmi completamente perchè mi ha bagnato gli occhiali e non ho visto più una mazza. Tuttavia non tutti i mali vengono per nuocere. Infatti, ho approfittato della sosta per gustare "diverse porzioni" di una gustosissima crostata artigianale che il tizio mi ha offerto. Inutile dire che durante questo Pit-stop mi hanno sorpassato altri tre o quattro bikers. Riprendo la gara e mi aspetta l'inferno! La seconda ed interminabile salita: 9-10 Km di rampichino lentissimi in cui, per un paio di Km ho avuto alle spalle, a pochissimi metri, il Land Rover dei fotografi che, procedendo a mo' di "Camel Trophy" tra i solchi scavati dalle piogge, mi metteva in apprensione e quando ho accostato per dargli strada, anche i biker davanti a me hanno guadagnato terreno. Per alcuni Km sono stato completamente da solo. Non vedevo più nessuno, ne davanti ne dietro ed ero ormai pronto alla resa quando un accenno leggerissimo di pioggia, nonchè l'incitazione degli addetti all'ultimo ristoro mi hanno ridato un po' di forza fino all'inizio della tanto sospirata ultima e lunga discesa, dove ho incontrato una manciata di altri bikers nelle mie stesse disperate condizioni. La presenza di questi ultimi nelle mie vicinanze mi ha fatto capire di essere ancora in gara ed ho ricominciato a divertirmi duellando con loro all'inserimento dei vari tornantini, ma, il destino della mia gara era inesorabilmente segnato: sono stato, infatti, sorpassato anche da questi. L'ultima mia consolazione è stata quella di sorpassare, a due Km dal traguardo, due o tre ciclisti col pettorale oltre il 250, che avevano fatto il tracciato corto. Ho capito così che c'era qualcuno che era più pippa di me. Al traguardo mi aspettavano, ormai annoiati, i miei familiari, con i quali poi ho fatto il pic-nic a pasta al forno, polpette e cotolette che non mi ha fatto sentire la mancanza del pasta-party al quale non sono andato.
Alfablack, cosa dire? Carino il tuo racconto. Quello che tu minimizzi a me sembra sempre un'impresa. Ma i primi 30 kilometri erano in salita? Ma capisci che è imbarazzante? Ma quale pippa! Complimenti! 73esimo su 500 magari?
Beato te che puoi fare queste performances. Continua pure a incoraggiare tutti a pedalare che fa tanto bene alla salute e, magari, con quello che costa la benzina, tutti andremo a lavorare in bici. Fosse la volta buona che ci mettiamo a pedalare!
Alfablack, cosa dire? Carino il tuo racconto. Quello che tu minimizzi a me sembra sempre un'impresa. Ma i primi 30 kilometri erano in salita? Ma capisci che è imbarazzante? Ma quale pippa! Complimenti! 73esimo su 500 magari?
Beato te che puoi fare queste performances. Continua pure a incoraggiare tutti a pedalare che fa tanto bene alla salute e, magari, con quello che costa la benzina, tutti andremo a lavorare in bici. Fosse la volta buona che ci mettiamo a pedalare!
Ciao
-- Edited by MTV at 22:40, 2008-07-04
Grazie MTV. Al 30° Km avevo già percorso circa 13 Km di salita, 9 Km di discesa intarvallati da continue salite brevi ma ripide, 4 pianeggianti ed il resto in salita. Il 73° posto è da considerarsi su un totale di 128 partenti e più in particolare su 100 atleti che, come me, hanno percorso il tracciato lungo (di 50 Km) e non quello corto (di 33 Km) riservato alle categorie "Donne" e "Debuttanti". Ciao.