Il progetto dell'elettrodotto che dovrà approdare su parte della spiaggia di Favazzina va avanti. Nonostante le battaglie di comitati spontanei di cittadini, di questo stesso sito  e di tante persone che, dotate di materia grigia celebrale, riescono a guardare un po più avanti del proprio naso, oggi è stato firmato il protocollo d'intesa tra la Provincia, il Comune di Scilla, l'Arpacal e la Terna, società appaltante che prevede, a seguito di verifiche ambientali, il ripascimento delle coste della frazione costiera utilizzando i materiali di risulta della costruenda galleria Favazzina-Melia, intubata dove saranno collocati il cavi da 380 Kv. Il sindaco (notato stamane davanti la sede del Banco di Napoli di Rc insieme al consigliere-autista), pare, abbia già incassato i denari per il risarcimento dell'impatto ambientale. A palazzo San Rocco, si festeggia per la boccata d'ossigeno inalata intensamente dalle asfittiche casse comunali. Dopo la parte di spiaggia regalata alla Sman e sottratta all'utilizzo turistico, ecco che un'altra fetta di territorio che non potrà più essere utilizzata comprese zone limitrofe ricadenti nelle zone di sicurezza. Gli amministratori festeggiano incuranti dello sviluppo economico di Scilla e frazioni. Gli amministratori gioiscono anche sulla pelle dei loro figli, dei loro nipoti e, in generale, di tutti i discendenti. Non hanno paura delle conseguenze che un simile impianto può arrecare alle popolazioni. Il loro motto è: "malu a cu mori, cu resta sa carda" e iddi sa sannu cardari bona...